La scienza procede per piccoli passi. Una ricerca silenziosa lontana dalle luci dei riflettori. Una descrizione non propriamente in linea con quel che è accaduto negli ultimi mesi in Italia. Invasione e saccheggio impunito degli stabulari dell’Università Statale di Milano e metodo Stamina dello psicologo Vannoni sono gli esempi più eclatanti. Per fortuna c’è chi, in mezzo a tutto questo caos, riesce ancora silenziosamente a fare della buona ricerca. Tanto buona da riuscire a pubblicare su Science salvando realmente la vita a diversi bambini. E’ questo il caso di Luigi Naldini e soci. Personaggi sicuramente meno adatti a stare davanti alla telecamera ma che di scienza qualcosina ci capiscono. Ieri ho avuto modo di ascoltarli mentre presentavano i loro risultati. Davanti a me bambini in carne e ossa che stavano bene. Una cura a base di staminali perfettamente ingegnerizzate che, da qualche anno a quest parte, hanno cambiato drasticamente il percorso della malattia. Chiare e concise le parole di Luigi Naldini: “a tre anni dall’inizio della sperimentazione clinica i risultati ottenuti sui primi sei pazienti sono davvero incoraggianti: la terapia non solo risulta sicura, ma soprattutto efficace e in grado di cambiare la storia clinica di queste gravi malattie. Dopo 15 anni di sforzi, successi in laboratorio, ma anche frustrazioni, è davvero emozionante poter dare una prima risposta concreta ai pazienti”. Per amore di cronaca e della verità aspetto che Le Iene e Giulio Golia diano spazio a questa notizia come hanno fatto per il metodo Stamina. Farebbe loro onore.
Per saperne di più leggi l’articolo: Dalla terapia genica con le staminali una speranza per la malattia di Sofia
Per capire come funziona la cura guarda il video: Così il virus può curare la malattia