Dose sbagliata di chemio: fattore umano e tecnologia per evitare errori

L’abbiamo imparato sin dall’infanzia, una virgola messa al posto sbagliato e il risultato del compito in classe era fallimentare. Da adulti invece abbiamo capito che uno zero in più o in meno sul conto in banca può fare la differenza. Ma anche sul lavoro i numeri sono importanti: progettare un ponte o somministrare la giusta dose di farmaco vede protagonista necessariamente il calcolo matematico. Nell’ultimo caso spesso c’è di mezzo la vita o la morte. Sbagliare una dose può avere effetti devastanti. L’esempio l’abbiamo avuto davanti agli occhi la scorsa settimana: il caso della donna morta a Palermo per un eccesso di dose chemioterapica. Un errore però potenzialmente evitabile. A dirlo è la SIFO (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie): «Va introdotto in tutti gli ospedali un professionista che affianchi il medico durante le visite e sia responsabile del percorso del farmaco, dalla preparazione alla somministrazione» dichiara Laura Fabrizio, presidente della società scientifica. leggi tutto

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